Famigliastre, famiglie sui generis, famiglie allargate, famiglie aperte, si sprecano modi e aggettivi per tentare di definire le piú variegate forme di famiglia esistenti in natura e nella realtá.

Un Gruppo di svitati "attori per caso", figli e genitori adottivi e affidatari nella vita, ha deciso di rinunciare a qualunque definizione e di divertirsi a rappresentare semplicemente una famiglia strampalata cosí com'é e come in fondo lo sono un po' tutte, diverse, imperfette, problematiche, sempre in evoluzione. In una parola: vive.

La Rappresentazione é frutto del primo progetto realizzato da AMoGeA - l'Associazione Modenese Genitori Adottivi e Affidatari - nata poco meno di un anno fa per iniziativa di un gruppo originario di genitori che giá da diverso tempo, con il supporto di un mediatore esperto, hanno iniziato a confrontarsi e darsi reciproco sostegno sui temi della genitorialitá, dell'adozione e dell'affido.

L'Associazione é stata la naturale evoluzione di questa prima esperienza di gruppo, nasce dalla volontá di condividere e allargarne i frutti ad altre famiglie, genitori e figli, con l'obiettivo di creare una rete sempre piú estesa di supporti, scambi e collaborazioni, per poter dare vita a nuove iniziative e progetti, cercando di dare risposte ad esigenze che si intuiscono molto diffuse.

Un Laboratorio teatrale, rivolto in particolare ai ragazzi, ai figli, ma con la partecipazione attiva anche di alcuni genitori, é stata, appunto, la prima e originale iniziativa messa in campo da AMoGeA. Partito in gennaio, il laboratorio é stato incentrato su recitazione, musica e movimento corporeo, ruotando intorno al tema della famiglia e alle relative istruzioni per l'uso da sempre invano ricercate, ma anche e piú in generale, al tema dell'accoglienza.

Lo Spettacolo é la naturale conclusione di questo percorso, e insieme, la prima occasione nella quale l'associazione si presenta pubblicamente alla cittá, ad altre famiglie interessate e portatrici di bisogni e domande, un biglietto da visita giocoso insomma, con il quale affrontare con originalitá, sdrammatizzando, temi densi e importanti.

In Scena sotto la regia di Giuseppe Sepe - attore e regista modenese, ormai da diversi anni molto attivo, con altre analoghe iniziative laboratoriali, soprattutto nelle scuole - ci saranno ragazzi dai 9 ai 20 anni, molti nati nei paesi piú diversi, e alcuni papá e mamme che volentieri si sono prestati al gioco. L'iniziativa ha il patrocinio del Comune di Modena.

di Stefania Pizi